Leggi di piu' (clicca il titolo)

LA PROPEDEUTICITA' DELLA COMPETIZIONE ALL'ATTIVITA' VENATORIA E ALLA VITA QUOTIDIANA. La corretta interpretazione della funzione tecnica svolta dalle manifestazioni cinofile (esposizioni, prove di lavoro per razze da ferma, brevetti di riporto) rappresenta l'unico strumento per la valorizzazione e la diffusione dei cani di razza pura; l'ipotesi di introdurre il doppio pedigree per appurare il livello morfologico e funzionale dei soggetti di razza pura da ammettere alla riproduzione rappresenta, anche, una concreta opportunità per le delegazioni ENCI periferiche di diffondere la cultura cinofila, sicuramente carente nella nostra società. Lo scarso livello della conoscenza tecnica, unito ad esempi di degenerato agonismo competitivo, ha contribuito a minare l'efficienza del "Sistema Cinofilia" danneggiando coloro che operano per la qualità, sminuendo il valore e l'importanza dei riconoscimenti tecnici ed appiattendo l'intero settore sicuramente poco trasparente. Al momento purtroppo, lo scopo è tutt'altro che il raffronto tecnico; piuttosto, si tende ad esaltare uno spettacolo sterile a danno della valutazione delle qualità naturali utili nella quotidianità. Dalla nostra esperienza maturate nelle esposizioni e nelle prove di caccia, ciò è il risultato di una serie di concause: (...)

LA PROPEDEUTICITA' DELLA COMPETIZIONE ALL'ATTIVITA' VENATORIA E ALLA VITA QUOTIDIANA. La corretta interpretazione della funzione tecnica svolta dalle manifestazioni cinofile (esposizioni, prove di lavoro per razze da ferma, brevetti di riporto) rappresenta l'unico strumento per la valorizzazione e la diffusione dei cani di razza pura; l'ipotesi di introdurre il doppio pedigree per appurare il livello morfologico e funzionale dei soggetti di razza pura da ammettere alla riproduzione rappresenta, anche, una concreta opportunità per le delegazioni ENCI periferiche di diffondere la cultura cinofila, sicuramente carente nella nostra società. Lo scarso livello della conoscenza tecnica, unito ad esempi di degenerato agonismo competitivo, ha contribuito a minare l'efficienza del "Sistema Cinofilia" danneggiando coloro che operano per la qualità, sminuendo il valore e l'importanza dei riconoscimenti tecnici ed appiattendo l'intero settore sicuramente poco trasparente. Al momento purtroppo, lo scopo è tutt'altro che il raffronto tecnico; piuttosto, si tende ad esaltare uno spettacolo sterile a danno della valutazione delle qualità naturali utili nella quotidianità. Dalla nostra esperienza maturate nelle esposizioni e nelle prove di caccia, ciò è il risultato di una serie di concause:

· in primo luogo l'eccessiva competizione creata ha generato approcci errati da parte di molti frequentatori. Effettuare una valutazione non significa identificare un vincitore (come ora) ma indicare al pubblico, potenziale acquirente, un gruppo di soggetti validi, all'altezza; per tale motivo, relativamente alle esposizioni, credo abbia perso di significato tutto ciò che è esterno al ring di razza; relativamente alle prove di Lavoro deve rimanere centrale e primaria la valutazione delle qualità venatorie evitando le degenerazioni di un esasperato agonismo creatore di illusioni dannose per il mondo venatorio.

· in secondo luogo, il telaio regolamentare ha trasformato le competizioni in un sistema chiuso. Sono auspicabili regole semplici, limpide e comprensibili, affinché tali momenti diventino accessibili a tutti.

Un soggetto in possesso di buoni requisiti morfo-funzionali deve poter essere valutato come tale in tutte prove di caccia; se non in possesso di un adeguato adestramento ovviamente dovrà pagare il confronto con quelli meglio preparati alla prova agonistica, ma in ogni caso le sue qualità naturali dovranno essere apprezzate. Ciò non sempre avviene in quanto una componente degli operatori cinofili predilige, a torto, un'eccessiva trans agonistica con effetti degenerativi in sede di riproduzione.

LA NOSTRA FILOSOFIA agonistica esige equilibrio; le qualità venatorie devono essere sempre evidenti e nei soggetti da gara sono accompagnate dallo spirito agonistico che non eccede oltre i limiti dati dalla passione venatoria.

Partecipiamo alle prove ed alle esposizioni, nonostante tutti i limiti che il sistema sta palesando in questi ultimi 5 anni (troppe manifestazioni hanno determinato un calo del livello medio qualitativo), per dimostrare ai nostri clienti presenti e fututi che le qualità dei nostri setter non sono tali perchè siamo noi ad affermarlo ma bensi' un sitema terzo a cio' deputato. Chi a priori "alleva" evitando il confronto in realtà opera con un solo intento commerciale. Chi fa competizioni per cedere monte non è un allevatore ne si fa zootecnica!

 

    Immagini espandibili
  • I Ch. di lavoro e di bellezza in azioneClack della Bassana campione di lavoro ma prima di tutto ausiliare di cacciaMovimento in stile idealeSimon compagno anche nella vita quotidianaValdo della Bassana, compagno in casa e fuori